Il Museo dell’Istituto Statale d’Arte (ISA) nasce grazie al lavoro di un gruppo di docenti che si sono prefissi lo scopo di lasciare testimonianza della memoria storica della scuola e di conservare tutti i manufatti prodotti dagli alunni e dagli insegnanti dal 1959 al 2004.
L’iniziativa parte nel marzo 2002 quando viene firmato il protocollo d’intesa fra Comune di Calitri, Provincia di Avellino, Soprintendenza per i BAPPSAE di Avellino e Salerno e Istituto Statale d’Arte.
Nel protocollo si stabilisce il trasferimento della scuola in una nuova sede e l’allestimento del museo nei vecchi locali dell’Istituto, che sono restituiti al Comune.
Il museo, allestito al primo piano, è stato inaugurato il 27 maggio 2005 ed è aperto al pubblico il sabato e la domenica, con visite guidate dai docenti che illustrano le tecniche di realizzazione dei lavori di ceramica, legno, ricamo e merletto, a testimonianza delle tre sezioni dell’Istituto.
In particolare si segnalano per la sezione di ceramica i pannelli in maiolica policroma, i vasi eseguiti al tornio e al lucignolo, i servizi di stoviglie e i pannelli modulari di svariati motivi decorativi.
Nella sala di legno si possono ammirare servizi di posate in legni diversi, intarsi e intagli, mobiletti e contenitori realizzati al tornio.
Di particolare interesse sono, inoltre, un pannello ad intarsio con una veduta di Calitri del ‘600 e un mosaico ispirato ad un quadro di Mirò.
Per quanto riguarda l’arte del ricamo e del merletto i lavori più originali sono i pannelli con l’applicazione di chiacchierino, pizzo e ricamo, i centrotavola in pizzo a tombolo e i preziosi servizi da tavola in pizzo a tombolo e ricamo.
Sicuramente le opere che meritano un’attenzione particolare sono quelle realizzate negli anni ’60 da alunni docenti provenienti da varie città d’arte italiane (Firenze, Urbino, Napoli, Lecce, ecc.) che hanno trasmesso agli allievi le loro conoscenze delle tecniche artistiche e soprattutto l’amore per l’arte.
Grazie a tutto ciò Calitri oggi vanta un museo unico nel suo genere per la qualità la quantità delle opere esposte.